Storia

FIGLI DI OGNI LUOGO

28 maggio 2017

Sulla grande spiaggia di sabbia, appoggiato a una piccola palizzata, il ragazzo dai capelli ricci suona la chitarra con tutto il suo fervore. Il vento quasi gli oppone resistenza, ma lui non desiste dall’interpretare un lunghissimo pezzo impegnato, affermando un’abilità che prevarica e mette in secondo piano tutta la sua persona.
Ha scelto di esibirsi ed esporsi nel transito di migliaia di persone, catturando con la sua musica e rendendo quasi invisibile un braccio “diverso”, con cui peraltro esegue le parti più difficili. Quella leggiadria di note che si rincorrono e scavano nell’anima elevano persino da quello splendido luogo.
Lui ha scelto, sfidante, di affermare la sua libertà con la musica, perché la musica libera dentro.

chitarra in camargue Continua a leggere…

Alimentazione

LA PROFUMATA DI TORTONA

21 maggio 2017

Fragole, origine Italia; fragole, origine Spagna. Si ferma qui l’offerta di qualsiasi supermercato italiano. E se vai al ristorante e chiedi della frutta, nella stragrande maggioranza dei casi ti vengono proposte generiche fragole e anonimi ananas. Poi ti imbatti in un mercatino di piante e fiori e assaggi una fragolina bianca che ti viene offerta da Paolo Barilla. Ti si apre un mondo di sapori senza fine.
“Assaggiare venti varietà di fragole in questo periodo è una delle motivazioni che mi mandano avanti” ti racconta e come minimo vuoi saperne di più.

paolo_barilla Continua a leggere…

Educazione Artistica

LUCA AGNELLI, SPERIMENTATORE ROMANTICO

10 maggio 2017

Il genio lo riconosci perché, con i suoi guizzi creativi, in ogni campo decida di applicarsi riesce sempre, seguendo una strada tutta sua. Ancora prima che nei fatti ti cattura per il modo in cui ragiona: bisogna riuscire a seguirlo. È ingombrante la vita di un siffatto personaggio perché le sue idee spesso sono più grandi della sua portata e non si ferma mai, la testa sempre in movimento.  Non conta le ore di lavoro per perseguire al millesimo quello che ha in mente.
Questa è la storia di Luca Agnelli che, nell’arco della sua vita professionale, si è sempre espresso sotto il comune denominatore di artigiano. È partito come garzone in una  bottega di restauro e ha finito per aprire lui stesso un laboratorio, arrivando a produrre ferramenta anticata (serrature maniglie…) con la particolare tecnica di microinfusione a cera persa. In questo riusciva talmente bene che chi la praticava da tempo veniva a fargli visita per migliorarsi.

agnelli10
Continua a leggere…

Alimentazione

CARMASCIANO, PER POCHI

3 maggio 2017

Sant’Angelo dei Lombardi, Rocca San Felice, Guardia dei Lombardi, Frigento, nomi di paesi che hanno riempito le tristi cronache del terremoto che scosse l’Irpinia il 23 novembre 1980. È curioso pensare come le date di immani disgrazie restino impresse nella memoria di ognuno, abbinate al ricordo di dove si era, cosa si faceva in quel momento esatto.
Io ero in un paese dell’Appennino emiliano, in compagnia di un amico del Gargano che era in vacanza da noi; penso a questo mentre attraverso questa parte dell’Irpinia, prosecuzione di quell’Appennino che lega l’Italia in un filo indissolubile, anche se martoriato da anni (come nel caso dei boschi di castagne di Montella, sempre qui in Irpinia, la cui produzione è scesa all’8%), spopolato al punto che è una macchia nera nella mappa satellitare, ormai silenzioso anche dei rumori del bosco, eppure ancora terra di sogni, di progetti e di speranza.
“Mio nonno mi diceva sempre che da grande avrei potuto scegliere se essere imprenditore ricco di un’azienda povera o il contrario” racconta Angelo Nudo, mentre ci accoglie al Marennà, il ristorante di Feudi San Gregorio di cui è direttore, per spiegare il suo sogno: tenere in vita il suo territorio natale, attraverso un formaggio.

79113-img8021

Angelo Nudo, ideatore del progetto Carmasciando – foto Lorenza Vitali


Continua a leggere…

Storia

25 APRILE, IL PROFUMO DELLE SERENELLE

24 aprile 2017

La mia nonna Rosa, 87 anni, è motivo di grande orgoglio per me.
Lo è per quella mente viva  e memoria fotografica che la rende ai miei occhi una scoperta continua, anche dopo tanti anni che è nella mia vita.  Lei con i suoi mille interessi, il suo leggere molto, seguire documentari “perché quelli mi fanno girare il mondo anche da seduta”, il sapere raccontare con dovizia di particolari. E scrivere tanto. Conservo quaderni e quaderni di memoria della sua infanzia e di quegli anni di grande povertà e di valori. Testimonianze preziose di un tempo passato e di tradizioni che – ha ragione lei – non devono perdersi. Certamente la dote più preziosa che da anni sta predisponendo per me e la mia famiglia.
La interrogo spesso, mi confronto con lei, le chiedo contributi.
“Nonna – le ho chiesto nei giorni scorsi – ti va di scrivermi qualche riga su cosa significa per te la libertà, pensando al 25 aprile? Una cosa breve, tipo questa (le ho mostrato una citazione)”.
Poco dopo aver accolto la mia richiesta avanza con uno dei suoi quaderni fra le mani e mi mostra le pagine del suo 25 aprile (di come lo ha vissuto lei ) e mi dice “ho pensato che potresti prendere la parte finale, lì trovi il mio pensiero sulla libertà”.
Rileggo il pezzo, lo ricordo bene, ogni volta mi prende il nodo in gola. Qualcuno già lo conosce questo pezzo, ma in questo periodo storico fa bene ricordare.
Per questo oggi lo ripropongo, perché, a guardare i fatti,  la libertà non è stata una conquista definitiva. Le vicende degli ultimi anni, e degli ultimi tempi in particolare, dicono che questa libertà va riconquistata continuamente. Siamo schiavi di tante, troppe situazioni. E a volte poco coraggiosi nel riaffermarla, questa nostra libertà.
Di seguito riporto per intero il racconto del 25 di aprile, scritto di pugno dalla mia nonna,  vissuto con gli occhi e le emozioni di una quindicenne che ancora oggi si emoziona e molto al ricordo vivo di  quella gioia derivata da tanto dolore. Altro motivo di riflessione… per quando aspiriamo a gioie facili.

Simona Vitali

nonna rosetta

Nonna Rosa


Continua a leggere…

Storia

I MURETTI DELLO SCIÚR

13 aprile 2017

“Questo lo devi assaggiare assolutamente” mi dice Emilio Mottolini, produttore di bresaole eccellenti, mentre mi mette in mano una bottiglia Valtellina Superiore DOCG 2012.
“Non tanto e non solo perché è buono, ma anche perché un euro per ognuna di queste bottiglie viene destinato alla conservazione dei muretti a secco dei vigneti terrazzati della Valtellina, finanziando in parte un corso professionale per giovani muratori che vogliono apprendere l’arte del recupero e della costruzione di queste architetture rurali”.

muretti Continua a leggere…

Educazione Artistica

CIÒ CHE MANCAVA ALL’UNA ERA NELL’ALTRA

5 aprile 2017

Spassosi omini del circo in cartapesta e ceramica alle prese con le loro acrobazie, ambientati magistralmente dentro quella fiera dell’imprevedibile che è Fa la cosa giusta, ci hanno fatto incontrare.
Il nostro debole per quei visi così buffi e espressivi,  le scanzonate maglie millerighe e quei pochi attrezzi che hanno fatto la storia umana dell’arte del circo, l’abilità, la poesia, la magia… ha incontrato la sensibilità di due giovani e frizzanti donne.

20170330_125210
Continua a leggere…

Educazione Civica

SPRIGIONIAMO SAPORI

29 marzo 2017

Lavoro vuol dire dignità, lavoro vuol dire portare il pane a casa, lavoro vuol dire amare! Sono parole di Papa Francesco che tornano alla mente durante la conversazione con Giuseppe Giampiccolo, Maria Palazzolo e Giuseppe Di Grandi di fronte ad una serie di piccoli assaggi di croccante e torrone siciliano, nel loro stand a Fa’ la cosa giusta, la fiera del consumo critico e responsabile che si tiene a Milano ogni anno in marzo.

croccante
Continua a leggere…

Geografia

ADDOSSO IL PROFUMO DEL PANE

22 marzo 2017

Un grosso timbro ricavato da un pezzo di legno di tiglio con un gallo stilizzato nell’impugnatura e alla base l’incisione di una toque, il tipico cappello da cuoco, che un materano ha regalato al Presidente APCI Roberto Carcangiu, nella permanenza a Matera per il congresso dei cuochi, ha solleticato e non poco la nostra curiosità.
“È un timbro per marchiare il pane, per personalizzarlo!” ci spiega Roberto, con quel modo frizzante di traferire conoscenza: “guardate che bello! Pensate che questa, che ai giorni nostri è una simpatica idea regalo certamente utilizzabile ma anche elemento decorativo in una casa,  in un passato non così lontano era un accessorio indispensabile in ogni famiglia”.
Basta questa battuta raccolta al volo per andare alla ricerca di altre informazioni.  Chi può esserci di meglio da interpellare se non Massimo Casiello , artista del legno, fautore del timbro del pane-regalo?

massimo_casiello

Massimo Casiello


Continua a leggere…

Educazione Artistica

SI POTESSE FA’ UNA BOTTEGHINA

13 marzo 2017

Nel centro di Scarperia non c’è che l’imbarazzo della scelta per chi vuole sapere tutto, ma proprio tutto, sulla produzione di coltelli; i cosiddetti ferri taglienti, una tradizione che si tramanda dal ‘400 in questo piccolo borgo del Mugello.
Ed è stata proprio l’insegna Fabbricanti di Ferri Taglienti ad attirare la mia curiosità. Una volta avvicinato alla bottega artigiana è stata però un’altra insegna a colpirmi: un foglietto appeso alla grata della finestra che indicava “La bottega delle idee riciclo e creatività”.
Continua a leggere…